GIOVEDI SANTO

Gesù raggiunge Gerusalemme in prossimità della Pasqua Ebraica, pur sapendo di andare incontro alla morte in croce, che Egli affronta per tutti noi, si fa preparare una sala per cenare con i suoi discepoli.
La sala è il Cenacolo, la cena pasquale è il pasto sacro che rende partecipi gli Ebrei di tutti i tempi della salvezza operata da Dio per mezzo di Mosè, quando furono liberati dalla schiavitù d’Egitto e attraverso il Mar Rosso.
L’atmosfera di quest’ultima cena è solenne e triste e allo stesso tempo, Gesù svela agli Apostoli il traditori, da un nuovo comandamento “amatevi come io vi ho amato”, promette loro lo Spirito Santo e preannuncia la sua gloriosa risurrezione.
Attraverso il segno del pane e del vino che viene distribuito ai discepoli Gesù vive, realmente, in anticipo, la Sua Passione, la Sua Morte. Ed è qui che Gesù salva l’uomo dal peccato. Ed è la sera del Giovedì Santo che Gesù istituisce l’Eucaristia che significa ringraziamento ed è il solenne atto di amore che Gesù rende al Padre, offrendo se stesso.
Gesù trasforma il pane e il vino nel Suo Corpo e nel Suo Sangue. Noi nutrendoci di Lui, formiamo una sola realtà.

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